di Luca Sforzini, esperto d’Arte e proprietario del Castello di Castellar Ponzano (https://www.valutazione-quadri.it/)
Cremona dedica una mostra a Boccaccio Boccaccino, talento liminare sospeso fra Ferrara e Cremona, fra sogno padano e disciplina prospettica. La sua Madonna è dolce ma vigile, i santi sono cortesi ma non innocui: la bellezza non consola, regola. Boccaccino vive in uno snodo politico – terre di confine, giurisdizioni che cambiano – e la sua pittura lo registra: architetture come grammatiche civili, colori che negoziano tra calore ferrarese e freddezza lombarda.
L’elemento più moderno è il tono psicologico controllato: non l’estasi, ma un raccoglimento “civile”. È pittura di città che si pensa comunità, quasi un catechismo laico ai margini dell’altare. Il colore – verde umbro, rossi terrosi, blu timbrati – è un’orchestrazione severa; le mani sono il suo vero emblema: annodano, indicano, educano. Dentro questa musica misurata, il mistero non è rimosso: è istituzionalizzato, come se la soglia del sacro fosse una regola di comportamento.
Connoisseurship: su Boccaccino il problema non è solo l’attribuzione, ma la famiglia di bottega e gli intrecci con Fino, Garofalo, i ferraresi. In perizia vanno considerati: preparazioni, qualità delle velature, disegno sottostante, compatibilità con polittici smembrati (le tavole errano nei secoli), e micro-lacune originali tipiche. La provenienza da contesti ecclesiastici aumenta l’affidabilità, ma impone verifiche su smontaggi ottocenteschi.
Per valutazioni e perizie su dipinti cremonesi e ferraresi di primo Cinquecento, opere di cerchia boccaccinesca: WhatsApp 3314125138 – email lucasforziniarte@libero.it (analisi tecnica, catene di provenienza, stima comparata).
#BoccaccioBoccaccino, #Cremona, #RinascimentoPadano, #Ferrarese, #Polittici, #Conservazione, #Attribuzioni, #lucasforzini, #lucasforziniarte, #castellosforzini, #castellarponzano, #valutazioni, #stime, #perizie, #expertise, #art, #arte, #quotazioni, #sforzini, #rinascimento









